Distretto Economia Civile Empolese Valdelsa
Verso il distretto

Il Manifesto

Ripartiamo insieme dall'Economia civile

L'emergenza pandemica ha accelerato l'esigenza di affermare un nuovo modello di sviluppo basato sul bene primario della vita (ovvero il benessere e la coesione sociale).

Un obbiettivo da realizzare insieme. Tutti siamo chiamati a costruire un sistema di relazioni più ampio e denso, in un orizzonte volto al perseguimento di un ecologismo integrale. Un futuro in cui la sostenibilità ambientale e l'inclusione sociale sono elementi costitutivi dei processi di produzione economica e di riproduzione sociale cioè collettivamente generati.

Per dare concretezza a tale nuovo modello di sviluppo occorre fare in modo che l'economia civile (cioè un modello economico che sa integrare mercato, inclusione delle fasce deboli e dei nuovi fragili, sostenibilità ambientale, civismo) si radichi nei territori. A questo serve il lavoro per l'istituzione e la crescita del distretto di economia civile.

Si tratta di irrobustire ciò che già esiste nella comunità e che opera con questa vocazione per renderlo il tratto dominante del domani. Consapevolezza culturale e sugli obiettivi, Innovazione nel metodo, capacità di farsi carico della felicità collettiva, sono non solo i tratti del futuro per cui siamo impegnati, ma anche la condizione affinché il nostro tessuto economico possa mantenersi competitivo sui mercati globali.

L'idea di ritrovarci dentro una cornice comune (attori economici, terzo settore, organizzazioni di rappresentanza, Ente Pubblico, cittadini) allarga gli orizzonti, abbassa l'autoreferenzialità, unisce le forze e genera, appunto quel senso comune entro il quale è necessario posizionarci.

 

Partecipiamo attivamente ai 3 pilastri fondanti del Distretto

1.   Nelle comunità è sostanziale costruire modi per garantire azioni, processi, sistemi organizzati, pratiche che contengano atteggiamenti e prassi in grado di garantire sempre un approccio capace di alimentare la risposta sia alle fragilità sociali  sia alla sostenibilità ambientale.

2.  Nelle comunità è necessario costruire infrastrutture relazionali fondate sulla reciprocità. Ovvero fondate sullo scambio non solo economico ma anche e contemporaneamente solidale.

3.   Per la comunità è fondamentale che il proprio tessuto economico sappia vincere la sfida  dell'innovazione, derivante anche dall'avvento della rivoluzione digitale, per rigenerarsi in un orizzonte di sostenibilità ambientale e inclusione sociale. A tal fine la qualità dell'ecosistema in cui si produce è decisivo per alimentare creatività e nuove competenze.

Questi 3 elementi, l'approccio socio-ambientale in ogni azione, la capacità di costruire scambi reciproci, una rinnovata competitività del sistema territoriale, in cui ci sia sempre non solo un passaggio unilaterale ma sempre, appunto, reciprocità, sono la cifra di riconoscimento e di senso di un  Distretto dell'economia  civile.


Lavoriamo su 3 dimensioni operative

Il lavoro che mettiamo in cantiere prevede:


  1. autoregolamentazione dei partecipanti al Manifesto nel modo di agire e verifica dell'impatto socio-ambientale. Ovvero un metodo che garantisca (sia da parte del mondo profit sia da parte del terzo settore e delle Istituzioni) la presenza e l'integrazione di risposte socio-ambientali accanto a un dispositivo che misuri e verifichi l'impatto positivo nel contesto.

  2. pratiche socio-ambientali. Ovvero allestimento di azioni pratiche finalizzate alla costruzione di dispositivi di risposta alle nuove emergenze sociali, ambientali ed economiche.

  3. ingaggio e riconoscimento. Ovvero la costruzione e lo sviluppo di una coalizione aperta tra soggetti diversi che, ognuno con la propria identità e la propria mission, compongano una rete di esperienze, persone, e sistemi organizzati che si riconoscono tutti nell'economia civile.

Il tutto trasversalmente sostenuto da una  lettura permanente delle fragilità e potenzialità presenti nel territorio.


Costruiamo il Distretto per

·   Innovare le azioni sociali, ambientali ed economiche per rispondere contemporaneamente alle fragilità emergenti e alle necessarie responsabilità rispetto all'ambiente.

·   Misurare l'impatto di un territorio in termini di ecologia integrale (ovvero crescita di un territorio in termini socio-ambientali).

·   alimentare la inderogabile necessità di costruire risposte locali attraverso il contributo non solo di una parte ma di tutti i potenziali attori (dell'Economia, della società civile, della formazione, dei cittadini, del Pubblico).

·   Sostenere un'evoluzione del tessuto economico e produttivo che sappia fare dell'ecologismo integrale e dell'innovazione la cifra del suo grado di competitività nei mercati globali.

Obiettivi
Verso il futuro 2