Il Comune di Empoli, insieme alle realtà associative cittadine, ha avviato il progetto Digitale civile.
L’obiettivo è reperire e rigenerare dispositivi e strumenti informatici, da donare a chi ne ha bisogno e non può acquistarli, con preferenza per gli studenti che frequentano gli Istituti scolastici empolesi di ogni ordine e grado.
Un impegno che guarda sia all'ambito sociale, per ridurre il divario digitale, andando ad intercettare il bisogno di quelle famiglie che hanno necessità di dotarsi di PC e altri dispositivi, che alla tutela ambientale, grazie alla riduzione dei rifiuti e al riciclo di materiale informatico. Dal connubio di tali principi, è stato scelto il nome “digitale civile”.
COME DONARE
I cittadini, le aziende o altre realtà, possono donare i propri personal computer accedendo al sito http://digitalecivile.golem.linux.it.
COME RICHIEDERE UNA DONAZIONE
- Se sei uno studente, comunicalo al tuo istituto scolastico. Il Comune di Empoli ritirerà le domande pervenute, cercando di capire le necessità.
- Se non sei uno studente, compila il modulo, oppure recati ad uno degli sportelli del progetto: ARCI Empolese Valdelsa (0571 84 42 79), Auser Filo d'Argento Empoli ODV (0571 711 112) e Cowo di E (345 178 18 36), coinvolte nel progetto insieme a Golem, Legambiente Empolese Valdelsa, COESO Empoli, Croce Rossa Italiana, Misericordia e Pubbliche Assistenze.
Il GOLEM compie, all’interno del progetto, le operazioni di verifica dell’idoneità del materiale informatico ed il successivo ricondizionamento.
L’accettazione è limitata infatti ai soli computer fissi e portatili, dispositivi su cui è ancora possibile operare fisicamente per migliorarne le prestazioni ed estenderne le funzionalità, con al massimo 10 anni di età. Quest’ultimo vincolo è dettato dalla destinazione d’uso principale, ovvero l’uso di software per videoconferenza per la didattica a distanza.
Se i vincoli sono soddisfatti, il materiale viene raccolto (dai volontari di Pubbliche Assistenze, Croce Rossa, Misericordia) presso la sede del GOLEM, l’Officina Informatica. Qui entrano in gioco i suoi volontari: innanzitutto eseguono una operazione di pulizia, sia fisica che “informatica”, sanificando con opportuni prodotti e rimuovendo qualsiasi dato preesistente dai supporti di memoria. Dopodiché, su ciascun dispositivo viene installato il sistema operativo GNU/Linux ed un vasto assortimento di software libero, con un occhio di riguardo per la didattica (e la cittadinanza digitale). Infatti, oltre a lenire il fenomeno del divario digitale, è azione del progetto l’educare il cittadino ad un uso consapevole della tecnologia che ha, o avrà, a disposizione.
Al termine, ciascun computer viene schedato e reso disponibile alle associazioni che si occuperanno delle consegne.
