
Oltre venti realtà dell'Empolese hanno sottoscritto un manifesto di intenti per realizzare sul territorio un nuovo modello di sviluppo basato su benessere e coesione sociale e creare un distretto dell'economia civile.
L'economia civile rappresenta un modello economico capace di integrare mercato, inclusione delle fasce deboli e dei nuovi fragili, sostenibilità ambientale e civismo. Un distretto di economia civile, a differenza di quello industriale, ha la sua forza nell'essere comunità. Insieme, come sperimentato negli altri territori in cui già è operativo un distretto, si riesce ad incrementare il capitale sociale e la capacità di produzione di innovazione sociale.
Il manifesto sottoscritto si fonda su tre pilastri e propositi: realizzare azioni capaci di rispondere alle fragilità sociali e che tengano conto della sostenibilità ambientale, costruire infrastrutture relazionali fondate sulla reciprocità, sullo scambio non solo economico e sull'innovazione sociale, ambientale ed economica.
Chi ha sottoscritto il Manifesto si impegna a sviluppare una coalizione aperta tra soggetti diversi che, ognuno con la propria identità, componga una rete di esperienze, persone e sistemi organizzati che si riconoscono nei principi nell'economia civile e nella metodologia di azione.